Passione

Aforismi

Alexis De Tocqueville

Ai miei occhi le società umane, come gli individui, diventano qualcosa solo grazie alla libertà.
Alleandosi a un potere politico, la religione aumenta il suo potere su alcuni uomini, ma perde la speranza di regnare su tutti.
Amo la libertà della stampa più in considerazione dei mali che previene che per il bene che essa fa.
Chi cerca nella libertà altra cosa che la libertà stessa è fatto per servire.
Chi ricerca nei fatti l'influenza reale esercitata dalle leggi sulla sorte dell'umanità è esposto a grandi delusioni, perché non vi è niente di più difficile da valutare di un fatto.
Ciò che il volgo chiama tempo perso è spesso tempo guadagnato.
Ciò che si deve temere, non è tanto la vista dell'immoralità dei grandi, quanto la vista dell'immoralità che conduce alla grandezza.
Con il superfluo nacque il gusto per altri piaceri oltre la soddisfazione dei bisogni più rozzi della natura fisica.
I cittadini si trovano nel cuore della crisi quando il passato non rischiarando più l'avvenire, fa marciare lo spirito nelle tenebre.
I grandi partiti rovesciano la società, i piccoli l'agitano; gli uni la ravvivano, gli altri la depravano; i primi talvolta la salvano scuotendola fortemente, mentre i secondi la turbano sempre senza profitto.
I partiti sono un male inerente ai governi liberi, ma non hanno in tutti i tempi lo stesso carattere e gli stessi istinti.
Il cristianesimo aveva suscitato questi odi furibondi non tanto come dottrina religiosa, quanto come istituzione politica.
Il livello medio degli animi e delle menti non cesserà di degradarsi fino a quando uguaglianza e dispotismo procederanno insieme.
Il momento più pericoloso per un cattivo governo è in genere quello in cui comincia a riformarsi.
Il mondo appartiene a quelli che hanno la maggiore energia.
Il mondo è uno strano teatro dove in certi momenti avviene che i drammi più cattivi siano quelli che riescono meglio.
In generale, la democrazia dà poco ai governanti e molto ai governati. Il contrario avviene nelle aristocrazie, in cui il denaro dello stato va soprattutto a profitto della classe dirigente.
In questi secoli le religioni devono mantenersi più discretamente nei loro limiti senza cercare di uscirne poiché volendo estendere il loro potere al di fuori del campo strettamente religioso, rischiano di non essere credute in alcun campo.
In un paese in cui regni apertamente il dogma della sovranità del popolo la censura è non solo un pericolo ma anche una grande assurdità.
In una rivoluzione, come in un racconto, la parte più difficile è quella di inventare un finale.
L'elemosina individuale stabilisce legami preziosi tra il ricco e il povero.
L'esperienza mostra che il momento più pericoloso per un cattivo governo è in genere proprio quando sta cominciando ad emendarsi.
L'incredulità è un accidente, la fede sola è lo stato permanente dell'umanità.
L'uguaglianza è una forza di grande dinamismo, e una volta che gli uomini diventano eguali sotto taluni aspetti, essi finiscono per diventare eguali sotto tutti gli aspetti.
La concezione aristocratica della libertà produce, presso quelli che così sono stati educati, un sentimento esaltato del loro valore individuale e un gusto appassionato per l'indipendenza.
La democrazia è il potere di un popolo informato.
La diseguaglianza si riversò nelle leggi; essa divenne un diritto dopo essere divenuta un fatto.
La fede nell'opinione pubblica diventa in quelle contrade una specie di religione, e la maggioranza è il suo profeta.
La libertà vede nella religione la compagna delle sue lotte e dei suoi trionfi.
La peculiarità della democrazia non risiede solo nel fatto di aver introdotto nuove parole, ma anche le nuove idee che tali parole esprimono.
La stampa è per eccellenza lo strumento democratico della libertà.
La storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie.
Le due grandi armi impiegate dai partiti per riuscire sono i giornali e le associazioni.
Le grandi rivoluzioni riuscite fanno scomparire le cause che le produssero e, per gli stessi risultati da esse ottenuti, divengono incomprensibili.
Le nazioni aristocratiche sono naturalmente portate a restringere troppo i limiti dell'umana perfettibilità, mentre le nazioni democratiche li estendono qualche volta oltre misura.
Le religioni, volendo estendere il loro potere fuori del campo strettamente religioso, rischiano di non essere credute in alcun campo.
Le società devono giudicarsi per la loro capacità di fare in modo che le persone siano felici.
Noi abbiamo successo nelle imprese che richiedono le qualità positive che possediamo, ma eccelliamo in quelle che possono anche fare uso dei nostri difetti.
Non si deve dimenticare che è particolarmente pericoloso schiavizzare gli uomini nei minori particolari della vita.
Non vi è al mondo un filosofo tanto grande che non creda ad un'infinità di cose sulla fede altrui e che non supponga molte più verità di quante ne stabilisca.
Non vi è niente di più difficile da valutare di un fatto.
Ogni potenza aumenta l'azione delle sue forze via via che ne accentra la direzione: è questa una legge generale della natura che si impone all'osservatore e che un istinto più sicuro ancora ha fatto conoscere anche ai despoti più mediocri.
Per raccogliere i beni inestimabili prodotti dalla libertà di stampa, bisogna sapersi sottomettere ai mali inevitabili che essa fa nascere.
Preoccupati solo di fare fortuna, gli uomini non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.
Può persino accadere che l'amore della libertà sia tanto più vivo presso taluni quanto meno si incontrino garanzie di libertà per tutti. L'eccezione in tal caso è tanto più preziosa, quanto più è rara.
Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala.
Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.
Vi sono due cose che un popolo democratico farà sempre con grande fatica: cominciare una guerra e finirla.
È nel sonno della pubblica coscienza che maturano le dittature.